Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #45

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Sulla soglia della caverna, e addossati alla parete, tre o quattro telefonisti, un osservatore d’artiglieria, un capitano dei bombardieri ci guardano con occhi in cui temo di legger troppo (Dio mio, siamo dunque così spacciati:).

Mi conoscono, ma tacciono:

sento che non osano dirci la parola d’augurio, che suonerebbe buffa ed ironica.

Ma Tissi trova le parole adatte.

— Ciao neh.

E ne stè a ver paura, che par magnar e par bevar penso mi a mandarvene drento fin che volè.

Appena messa la testa fuori dalla trincea il dottor Dogliotti s’è preso un cazzotto da una spoletta che lo ha fracassato.