Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #405

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

poiché sono trascorsi ormai sei giorni dalla data del telegramma, si presume che la madre del nominato Tonòn sia fuori pericolo, o sia morta:

ma in quest’ultimo caso si deve dimostrare che pendono per il soldato Tonòn gravi interessi patrimoniali;

nell’un caso e nell’altro quindi allo stato delle carte non si concede la licenza.

Ma il povero Tonòn picchiando con più forza la mazza sul pistoletto da mina s’illude di averci sotto la corazzata cervice dell’annotatore.

E sta zitto, e stasera andrà di pattuglia senza un’ostia di più.

Ma il signor Maggiore lo manda con un mulo a prender il vino a Col San Martino, che se vuol scappare ad Àgordo penserà lui a non incontrare i carabinieri.

Gnocchi e piccole all’ovo.