Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #413
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
C’è questa regola nelle compagnie:
che a qualunque ora del giorno e della notte, qualunque ufficiale può presentarsi a qualsiasi delle tre mense e pretendere dal cuoco la piccola all’ovo.
Vino a parte.
La regola piace molto a Casagrande e al cappellano e allo zappatore e a tutti dello stato maggiore, perché a quella mensa il maggiore ha imposto che più d’un quartino — misurato, ha mandato a comperare le bottigliette a Bassano — piu d’un quartino a testa non si beve.
Le chiavi del vino le tiene il vecchio Gallina, più inflessibile d’un paletto a coda di porco.
E allora dopo pranzo, lemme lemme, i subalterni se la battono, lascian solo il maggiore, piombano alle nostre mense a prendere il supplemento.
Senonché un giorno che s’era a riposo il maggiore parte per Enego, motivi di servizio, cede il comando del battaglione a Busa.