Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #436

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

La capì il generale Ferrari, che l’anno scorso, dopo quindici giorni di Cauriòl e di gelo e di rancio freddo e di granate e di bestemmie ci mandò su — il cambio:

— questo no, lo sapete bene, ma un litro di vino a testa ed una tazza di cognac.

Gli alpini capirono che quello voleva dire il cambio alla fine della guerra, ma dissero:

— Ben, che i ghe diga al general che se ’l ne manda drento do litri de vin par setimana, femo la firma de star sul Cauriòl).

E allora ci vuole l’inganno, anche qui: l’ufficiale alle salmerie preleva ogni lunedì 200 litri alla sussistenza per la mensa ufficiali della compagnia.

— Va bene che sono ufficiali alpini — brontola il magazziniere laggiù.

— Ma questo si chiama bere: