Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #501
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Sfrondarlo subito, però, il tronco, perchè se il superiore lo vede, gli si possa contare che è vecchio, trovato lì (con che cosa pensa che si armino le baracche:).
Ma chiodi non ce n’è.
Nemmeno alla Divisione.
Sono rarissimi qua su, tanto preziosi che alla compagnia di Busa si giuoca alla morra, e chi fa dieci punti vince un chiodo.
Chiamo Da Sacco il fabbro a consulto, occhietti vivi sul viso scarno e bruno, che è stato diciannove anni a Salisburgo, e che non sorride mai.
Da Sacco dice
— Penso mi a far i ciodi, se lu me dà el carbon per la fucineta.