Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #745
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Cala il sipario.
Lacrime amare, e uno strazio così forte che si ha il senso che nemmeno la morte l’annullerebbe.
(Il viso di mia madre in fondo alle decisioni più disperate — e scaravento la pistola nel burrone).
E vedo piangere i più vecchi dei miei alpini, reduci con me dalle battaglie della Valsugana e del Cauriòl, da tre inverni di guerra, dal carnaio dell' Ortigara, superstiti d’una lunga serie di morti per tutte quelle valli e quelle cime perdute.
Non so il nome del soldato che dice, accanto a me:
— Cossa che dirà me mare:
Ma il suo volto vedo, arso dal fiato della battaglia, illuminato dalle lacrime.