Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #956

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Di quanto si asciughi la marmellata.

Se chi non riceve viveri possa acquistarne da chi ne riceve troppi.

Fanno della propria cella un salottino o un camerino da saltimbanco (questo dipende dal gusto:

orrore di camerette decorate con festoncini di carta colorata e con rosette di cartoline illustrate:) con una cura che tradisce un ripugnante amore per questa dimora coatta, e si fanno venire dall’Italia mille futilità mille chincaglie, e non c’è ansia di libertà o di patria nelle loro parole se non espressa con desiderio di più lauto cibo.

E quando saranno tornati chiederanno che s’istituisca un distintivo per i prigionieri.

Non essere ingiusto (non spasimi anche tu, spesso, di libertà per la pienezza d’amore che ti promettono le sue cartoline galeotte:).

Ci sono i puri, gli sdegnosi, i frementi.