Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #964
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
«i più rantolarono nelle gole notturne, inebriandosi della felicità di veder scorrer il proprio sangue, o Morte unico bacio alle bocche taciturne») — finché, non il nemico, ma la fame e l’innocuità del fuoco li consegnarono alla tortura senza pari, ma la ferita li paralizzò sulle strade perdute, ma la rivoltella fallì all’ultimo colpo che doveva annullarne nel sacrificio supremo la vita.
Adesso, fanno la cura.
Fare la cura vuol dire digiunare volontariamente, o inasprire le ferite avute, o cacciarsi a letto tre mesi per simular la sciatica, o arruffar vita ed azioni per fingere la pazzia, e inocularsi veleni ben dosati, e aspirar zolfo, e masticar caffè — per ridurre il proprio corpo nelle condizioni sufficienti perché i medici lo giudichino invalido, e tornare così in Italia;
ma perché il sole d’Italia e i cibi d’Italia cancellino subito le traccie simulate, e si possa tornare ancora una volta al battaglione, per Dio, dove vivere è buono e rischiare la vita è divino, dove si è uomini e non bestie ingabbiate, dove esalteremo questo violento amor di patria che ci pare nato per la prima volta qui nella terra straniera, suscitato dall’impotenza e dal rancore e dall’odio.
Suono di corno verso i boschi goffi aggrappati alle cime violette.
Dal sangue delle nuvole che soffi caldi a traverso le finestre strette:
Anima, rivedere il campanile intagliato sul fuoco dei tramonti dalla finestra aperta sull’aprile contro un azzurro dondolio di monti, le sere che veniva dai cortili odor di donne e di risciacquatura e cucivan le rondini con fili ratti una coltre sopra il cielo oscura: