Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1173
Autore | Monelli, Paolo |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | L. Cappelli |
Luogo | Bologna |
Data | 1921 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | The University of Connecticut Libraries (Internet Archive) |
N Pagine Tot | 227 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 227 |
Parti Gold | [122-131] [1-121] [132-229] |
Digitalizzato Orig | Sì |
Rilevanza | 3/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
(Naturale.
La medaglia l’avrà presa il tenente della Divisione che è venuto il giorno dopo a vedere la posizione, e con i bei gambali gialli ha allettato il Cupola a tirarci addosso i suoi sbibboloni da 152.
Ma il tenente Moschini che ha dovuto saltar fuori per far riparare la truppa e che ha avuta spezzata una gamba, quando è tornato dall’ospedale l’hanno cambiato di battaglione.
Diceva il capitano Busa nel cerchio dei suoi puteleti, come li chiamava lui da quando alla compagnia non aveva che degli ufficialetti del ’98, ai quali impartiva saggezza e aforismi:
— Ricognizione per l’ufficiale dei comandi vuol dire venire in trincea, e prendersi una medaglia.
Per noi vuol dire uscire dalla trincea, e prendersi una pipa).
E l’altro che fatto prigioniero si divincolò, combattè con le unghie e con i denti, e uno dei nemici accoppò, e l’altro ricondusse con sè, porterà il suo feroce istinto di libertà sulla cima ardua a perseguire con corda e piccozza il filo fragile della cresta, tirandosi dietro l’inglese che lo paga per questo.