Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #429
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Mie condizioni spirituali terribili, come nei peggiori momenti della mia vita, come alla morte del povero papà e peggio.
Fine delle speranze, annientamento della vita interiore.
Angustia estrema per la patria, per la mia povera patria, per la mia terra;
pensiero fisso della Lombardia, del Lago di Como, della Valtellina, del Varesotto:
terrore di vederli presi dai tedeschi: —
Comincia, ciò che finora era grave ma meno intenso, anche il pensiero della famiglia:
intendo comincia nel senso del terribile, angustioso, angoscioso, che già anche prima era fortissimo: