Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #825
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Diedi uno sguardo al termometro, che segnava undici centigradi sotto lo zero.
Infatti ovunque era ghiaccio:
salii anche sul bastione occidentale e vidi la desolata pianura ravvolta in una tenue, freddissima velatura di vapori.
Nello scendere e nel salire la lurida scala circolare che conduce al primo piano interno del bastione, dove siamo alloggiati, (caponiera 17), scala consunta dall’uso come quella di S. Pietro o del Duomo, occorsero riguardi speciali, per non sdrucciolare sul ghiaccio.
Stetti parecchio presso la stufa, nella nostra orrenda prigione;
i miei diciannove compagni di carcere non furono oggi più amabili del solito.
La fame li rende pedanti, scontrosi, stizzosi;