Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #888
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
E la mia patria è straziata dal nemico e dalla viltà dei suoi figli, e il dolce paese del Vecellio e di Cima è fatto preda dei tedeschi.
La demenza, l’orrore, il male, la povertà, la fame, l’asservimento alle leggi brutali sono oggi il collegio de’miei compagni;
le ore passano nel desiderio atroce del cibo, nella rapida voluttà del deglutire, nell’orrore della fame insaziata, nel freddo dell’inverno nordico, nella solitudine tra la folla. —
Rastatt, 24 dicembre 1917.
Ore 21.
25-12-17.
Rastatt;