Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #934
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Mandai un religioso saluto ai miei cari lontani, alla mia povera patria:
Possa venire per loro e per lei un tempo migliore:
La mia vita è a loro e a lei data. —
Scrissi una cartolina, la quarta di questo terribile dicembre, che mandai alla mamma, e indirizzai a Milano.
«La notta de Natale è cchiù notta bella — Ce pija la chetarra e vva sunenno», questi dolci versi, imparati dall’amico Chirò mi risuonano negli orecchî al finir di questo Natale.
Anche pensai oggi ai miei cari libri:
lasciai in mano dei tedeschi le tre Laudi del D’Annunzio, le prose del Carducci (il testo mio durante il liceo, regalatomi da mia madre), i 2 Todhunter, i 2 Murani. —