Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1034
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
(Una fetta di pane a 5 marchi:)
Jeri m’erano rimasti 15 marchi di tutta la mia sostanza, ma la fame perdurava.
Colto da una vera frenesia, decisi di dar fondo al poco denaro, pur di saziarmi almeno una volta.
Comperai una razione di pane k, da un soldato, che divorai nel tragitto dallo spiazzo alla Kaponiera nel vento gelato, senza neppur gustarlo.
Con gli altri 10 marchi passai un’oretta in cantina, presso la stufa, saziandomi di biscotti all’ammoniaca.
Raggiunsi così verso sera un certo gonfiore di stomaco, che completai con la razione di pane, e con la sbobba, un’orribile polta dolciastra di fave macinate con un po’di zucchero.
Aveva poi un sapore di benzina o petrolio o olio minerale che ci stomacò tutti e ci disturbò durante la notte;