Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1075

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ho fame, perché ho mangiato un quinto di pane, un pezzetto di gelatina di pesce puzzolente e un mestolo di acqua e sedano.

Ho fame e ruberei per sfamarmi.

Ho le calze in brandelli, e una berretta sulla testa, tagliata da una coperta. —

Ho scritto oggi ai miei, alla mamma e a Emilio Gadda. —

Penso tristemente ai miei anni migliori, che la prigionia annienta e distrugge:

almeno Poncelet, prigioniero dei russi; mangiava:

e inventò l’analisi coi metodi proiettivi.