Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1217
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
La 470.a compagnia lasciò a Kosec, nella casetta-fureria, parte delle munizioni, del bagaglio ufficiali, del bagaglio di fureria, in consegna al cap. Donadoni.
Gli zaini che non si poterono caricare sui muli vennero lasciati nella baracca truppa, in consegna al cap. Coderoni per mandarli a prendere l’indomani.
Installazione delle salmerie a Drezenca, nel luogo detto.
Partimmo dunque alle nove del mattino, per il Krasji Vhr: la 470.a con io e Cola (Cerrato Aldo c’era già); e la 790.a —
L’ordine di movimento diceva che noi andavamo a fare dei lavori, e tale era la nostra persuasione.
(fine del capo 12)
Scritto con memoria fresca, nel campo di concentramento, tra le 13 e le 16 del giorno 7 novembre 1917.