Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1255
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ero stanchissimo ma mi addormentai tardi.
La notte era serena, con luna, e gelò.
Il vento del Nord-Est valicava la cresta e soffiava giù, contro le tende. —
Addormentandomi pensavo con tristezza a ciò:
(ricordo con precisione):
che da che ero venuto alla mia cara 470.a Comp. dal Carso, non eravamo ancora stati in linea:
che questa era la prima volta, e non eravamo neppure in primissima linea, ma a far lavori sulle seconde linee: