Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1282

Torna alla pagina di ricerca

AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

1 Sezione in cresta, nella selletta tra Krasji e Veliki: venne destinato Cerrato, parendo quello il luogo più sicuro, essendo protetto a sinistra dalla guarnigione del Veliki e 769.a, frontalmente dallo strapiombo verso il fondo valle Slatenik, strapiombo intaccato solo centralmente da un cono di deiezione:

credo che le armi di Cerrato dovessero appunto battere questo accesso.

Cola, come comandante di Comp., aveva visto un po’la cresta, il giorno precedente, mentre io mi preoccupai dello scaricamento e dell’adunata dei materiali, messi all’aperto, sotto il ciglio della cresta. —

Adesso io non avevo tempo di veder la posizione di Cerrato 2.a Sezione, dovendosi partir subito.

D’altra parte tale obbligo non m’incombeva affatto.

La 1.a e la 3.a Sezione, con Cola comandante di Compagnia e io com.te di 1.a Sezione (Favia era in licenza) dovevano disporsi a destra dell’8.a batteria (credo fosse del 4.° Regg. da Campagna) verso il fondo valle di Planina Za Krajn, e mettersi in collegamento con una sezione da 65 montagna, credo fosse della 83.a batteria (se ben ricordo).

Si noti che, guardando il nemico lo schieramento delle batterie a destra del Krasji e fino al Planina Za-Krajn era il seguente: