Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1286
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
D’altra parte tale obbligo non m’incombeva affatto.
La 1.a e la 3.a Sezione, con Cola comandante di Compagnia e io com.te di 1.a Sezione (Favia era in licenza) dovevano disporsi a destra dell’8.a batteria (credo fosse del 4.° Regg. da Campagna) verso il fondo valle di Planina Za Krajn, e mettersi in collegamento con una sezione da 65 montagna, credo fosse della 83.a batteria (se ben ricordo).
Si noti che, guardando il nemico lo schieramento delle batterie a destra del Krasji e fino al Planina Za-Krajn era il seguente:
sotto il Krasii 6.a batt. da 75 Campagna (Deport); 2 cannoni da 105; 4 da 87 di bronzo (totale 10 pezzi) non so bene dove fossero i 105 e 87: a destra 8.a batteria da Camp., credo del 4.°, da 75 Deport, con un pezzo da 75 rigido (4 pezzi). —
Poi, parecchio più giù, la sezione da 65 mont. dell’83.a batt., non ancora postata.
Noi dovevamo porci tra l’8.a e la 83.a batteria, stabilendo i collegamenti. —
Le batterie erano tra loro collegate telefonicamente e con l’Osservatorio del Krasji e con il Comando di Gruppo, posto sulla cresta Krasji Veliki, presso Cerrato. —