Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1358
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
---|---|
Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Alla 1.a Sezione, trovai Cola che aveva postato la 3.a, nella trincea di 2.a linea, in cresta, in luogo scopertissimo, e disastroso in caso di intenso bombardamento, ma proficuo pel tiro.
Gli riferii sulla mia ricognizione, e anch’egli fu soddisfatto, ed egli pure ritenne che la postazione che avrei scelto era troppo discosta. —
Cap. 18.
Salii con Cola sul ciglio, a vedere la 3.a Sezione, poi ridiscesi i pochi metri, fino alla mia:
l’adunai un po’al riparo dietro qualche roccia e, poiché il tempo non urgeva, io e Cola aderimmo all’invito degli ufficiali della 4.a batt. di prendere il caffè nella loro baracca, che era lì sotto. —
Prendemmo il caffè, mentre ordinammo alla 1.a e 3.a Sez. di mandare gli uomini di corvée con le gavette, fino sulla vetta Krasji donde eravamo appena scesi, a prendere il rancio.
(pane e formaggio era stato distribuito la sera 1.a)