Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1369
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Preso il caffè, io e Cola, per non stancare la truppa andammo a riconoscere la posizione e la trovammo ottima:
batteva bene Veliki, Caprioli, Javorcek, Jelenik, fondo valle;
era sicura;
proposi a Cola di mettervi la 3.a Sez.ne, comandata dal Serg.te Gandola Giuseppe e di metter me al posto della 3.a più esposto.
Ma Cola disse che era gravoso fare un nuovo movimento, che d’altra parte, in caso di bombardamento di distruzione, intollerabile, avrebbe ritirato la 3.a nella galleria C (vedi p. 24-25), dove aveva stabilito il punto di riferimento del Comando di Compagnia. —
Riconosciuta la posizione, io e Cola ritornammo alla 1.a sezione, non senza aver prima visitato i pezzi della 8.a batteria. —
Il tempo era sereno.