Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1379
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Mentre la truppa attendeva il rancio, (la 3.a sezione nella trincea, la 1.a qualche decina di metri più sotto, sul rovescio), io e Cola facemmo un’ottima colazione presso gli ufficiali della 8.a batt., gentilissimi e ospitalissimi (1.° Regg.to Campagna, cap. Croci).
La colazione fu interrotta da fonogrammi, fra cui uno il quale doveva esser reso noto alla truppa, che dettagliava le modalità dei gas asfissianti nemici.
Prima emissione di gas irritante per far togliere la maschera, poi di gas tossici.
Ne parlammo poi alla truppa, io e Cola.
Le batterie, nei fonogrammi erano chiamate coi nomi convenzionali:
Firenze, Napoli, America, ecc.
Il Maggiore Modotti, comandante di gruppo, che stava sulla sella Krasji si firmava Gino; ciò contro l’intercettazione nemica.