Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1381
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Prima emissione di gas irritante per far togliere la maschera, poi di gas tossici.
Ne parlammo poi alla truppa, io e Cola.
Le batterie, nei fonogrammi erano chiamate coi nomi convenzionali:
Firenze, Napoli, America, ecc.
Il Maggiore Modotti, comandante di gruppo, che stava sulla sella Krasji si firmava Gino; ciò contro l’intercettazione nemica.
Quattro cifre (non ricordo quali) come p.e. 1248 significavano la parola Comando.
In fine di colazione ero così stanco che m’addormentai seduto per circa mezz’ora, mentre gli altri chiacchieravano.