Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1385
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Il Maggiore Modotti, comandante di gruppo, che stava sulla sella Krasji si firmava Gino; ciò contro l’intercettazione nemica.
Quattro cifre (non ricordo quali) come p.e. 1248 significavano la parola Comando.
In fine di colazione ero così stanco che m’addormentai seduto per circa mezz’ora, mentre gli altri chiacchieravano.
Poi io e Cola ci congedammo e uscimmo, dov’era la 1.a Sezione. —
La truppa aveva mangiato il rancio.
Erano le 14 del giorno 23 ottobre 1917:
il tempo era ancora sereno, ma con fredde nuvole di vento, che cominciavano.