Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1477
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Le armi erano postate, la sezione totalmente scoperta. —
Io visitai l’arma di destra (presso l’oss. della batteria) in trincea, e non esitai a recarmi saltando a quella di sinistra, che era in una postazione fuori della trincea, isolata, a cui bisognava andare totalmente scoperto. —
Vi erano i due serventi: il cap.
Cotterchio e lo zappatore Piovano, piemontesi, giovanissimi (98) che erano allegri, calmi. —
Io mi rallegrai internamente del loro bel contegno, e chiacchierai un po’con loro come se niente fosse. —
Continuava il nevischio cominciato la sera prima, freddo, cacciato dal vento di Nord Est:
essi avevano teso un telo tenda per ripararvisi sotto, e stavano imbacuccati. —