Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1499
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Mandammo il mio ottimo cap. Raineri Andrea di Menaggio (cl. 95) e il bravissimo porta ordini Guignet, del 98, piemontese, ottimo, a cercare il collegamento con la 2.a Sezione e a sentir notizie e ordini alla brigata Genova (97 e 98) (certo).
I due andarono sotto il bombardamento che verso il fondo valle Za Krajn s’era ora intensificato, con granate da 210, (demmo loro qualche mela e scatola da mangiare) e in tempo relativamente breve, presumo verso le 14 tornarono riferendo che non avevano trovato la 2.a, ma il soldato Di Giulio che ferito a un braccio si allontanava dalle linee e che disse la 2.a esser vicina al luogo d’incontro.
Al Comando di Brigata ottennero udienza dal colonnello che diede un biglietto scritto, dicendo sic che «sul fondo valle l’azione non volge bene per noi».
Se il fondo valle fosse Za Krajn o quello dell’Isonzo non so precisamente:
ma propendo a credere Za Krajn:
la brigata Genova fu provata dal bombardamento, ma si comportò anche debolmente, malissimo.
Al ricevere questo biglietto io e Cola rimanemmo addolorati e stupiti.