Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1583
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Noi non potevamo distrarre uomini (si tenga conto dell’organico delle nostre comp., che scriverò in seguito), avevamo circa 20-25 uomini in licenza, (non tutti serventi).
I comandi nostri curarono sempre pochissimo i collegamenti:
difetto nostro capitale. —
Nel pomeriggio arrivò la corvée, mandata sulla vetta Krasji a prendere il rancio, rancio unico, ultimo fatto dalla compagnia, di brodo e carne.
Sassella salì per prendermi questo diario:
se avessi lontanamente previsto ciò che stava per succedere gli avrei fatto recare della roba dalla mia cassetta e soprattutto il mio diario di Torino-Carso-Clodig il più prezioso oltre che per notizie per apprezzamenti ecc. —
Arrivarono anche 2 casse di munizioni mandate per ordine di Cola, dato il giorno prima ad Ansaldi, il serg. furiere, che era risalito in vetta Krasji. —