Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1603

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Anche il fuoco avversario contro la batteria e il catino si fece intenso;

granate a tempo e granate a percussione da 105, shrapnels ecc., e qualche granata da 152.

Non ostante la distanza, aprii anch’io il fuoco contro il vallone dei Caprioli, e il trucchetto, ormai occupato, con alzo da 400 metri in su.

Io non scorsi nulla, Remondino e Cattaneo scorsero uomini in salita. —

Postai la arma di destra (Remondino) nella post. N.° 3 (tre) sia per poter battere il Veliki, ciò che dalla 1 e 2 non potevo fare, sia per essere più pronto a ritirarne almeno 1. —

Si noti che il mio compito non era affatto la difesa del Veliki, ma come già a Magnaboschi, eseguii egualmente questo doveroso fuoco di solidarietà.

Sparammo diversi nastri.