Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1635
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
La notte le batterie nostre non spararono:
i cannoni della 8.a, allo scoperto, erano soprariscaldati: tutti sulla strada.
Uno non funzionava più (il 2.° pezzo) perché i molloni erano privi di glicerina o guasti. —
Io feci continuare alla mia sezione il «fuoco di presenza»; raffiche di mitragliatrici contro le pendici del Veliki e lo Slatenik, e nella sottostante valle.
Sparavo a caso:
però contro il Veliki Caprioli il fuoco era stato mirato alla luce.
In giù nessun rumore significativo, né di fucile né di bomba a mano, nessun grido.