Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1678
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Io mi cibai solo di poche fette di pane spalmate di marmellata verso le 14.
Perciò a notte ero stanco, affamato.
Cap. 27.
Mandai Sassella a prendere il 2.° sacco a pelo, che m’aveva portato giù la sera con la corvée del rancio e che aveva lasciato in caverna di Cola. —
Poco dopo egli tornò con un altro, recandomi l’ordine di ritirarmi dalla posizione, il più presto possibile. —
Quest’ordine mi fulminò, mi stordì:
ricordo che la mia mente fu come percossa da un’idea come una scena e riempita da un lampo: «Lasciare il Monte Nero:»;