Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1733
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Mattino del 25.
Ci staccammo dal batt. Val Chisone, il quale ci sembrò tenere troppo a sinistra, troppo verso il fondo valle Za-Krajn.
Con noi scese anche un plotone di non so che compagnia, con un tenente che conosceva Cola:
incontrammo poi il cap. Boggio Maset, della 790 e alcuni de’suoi:
erano disordinati, non avevano mitragliatrici.
Qua e là bagliori d’incendî, in qualche casolare o capanna.
Lumi nelle baracche del Monte Nero, del Vrata, del Vrsic;