Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1833

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Cercai, chiamai, mi stancai andando su e giù:

e potei radunare i soldati e le mitragliatrici che ancor rimanevano, e cioè la mia sezione e 1 arma della 3.a col Serg. Gandola.

L’inquietudine e la responsabilità essendo rimasto solo, la situazione difficilissima, cominciarono a mettermi in gravi angustie.

Ero inoltre arrabbiato con Cola e coi soldati per il distacco.

Tuttavia mi raccolsi, nell’amarezza, e misurai la situazione:

un migliaio circa di fuggiaschi disordinati e privi d’armi, cioè totalmente liberi da ogni peso, si pigiavano, a rischio di precipitare nel fiume verso la passerella;

il fiume non poteva guadarsi in alcun modo;