Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1847
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
---|---|
Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Non in linea non in posizione, dove avremmo potuto batterci con onore e infliggere anche ad un nemico preponderante terribili perdite;
ma dispersi in ritirata fra una folla di soldati sbandati:
Come la sorte s’era atrocemente giocata di me:
Non l’onore del combattimento e della lotta, ma l’umiliazione della ritirata, l’abbandono di tanta roba, e ora questo maledetto Isonzo: questi ponti saltati.
La passerella era ormai fatta:
tre assi legate successivamente con filo telefonico e fatte passare gettando una corda; curvate in modo pericoloso dal lor proprio peso sui flutti del fiume:
A sinistra, per chi passava, un cavo metallico a guisa di ringhiera: