Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #2006
Autore | Gadda, Carlo Emilio |
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Professione Autore | Scrittore |
Editore | Garzanti |
Luogo | Milano |
Data | 1991 |
Genere Testuale | Diario |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 149 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 149 |
Parti Gold | 13-131 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
poi in fila indiana in ordine, dopo De Candido Cola, poi tutti i soldati, io ultimo in coda, scendemmo per la bascaglia alla passerella:
nessuno più vi si trovava:
tutto era deserto, lì, tutti ormai avevano già fatto l’inevitabile passo.
Ai piedi della passerella il flutto travolgente, brutale dell’Isonzo lambiva un mucchio di fucili, mitragliatrici Fiat, nastri, roba, ecc. lasciata nella resa.
Di là la sentinella tedesca ci guardava passare, osservando che non avessimo armi.
Altre sentinelle armate custodivano dei prigionieri, raccolti nel prato soprastante, il prato dell’adunata delle 13,20 del 25 ottobre.
La passerella fu passata a uno a uno; reggendo i primi il cavo metallico che a sinistra serviva di ringhiera.