Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #91
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Ma appunto per questo è utile per le nuove generazioni, come contrasto alla educazione troppo spesso enfatica delle precedenti.
Insista l’insegnante sul carattere del nuovo eroismo, non più fatto di bravate insolenti, di avventure individuali, di improvvisazioni furbe.
Faccia vedere l’eroismo della costanza e del lavoro, la forza del combattente fermo sotto il bombardamento, il calcolo del comandante nel combinare l’azione delle artiglierie, delle fanterie, dei velivoli, con tutto quello che presuppone nella organizzazione dei trasporti di viveri, di munizioni, di sussidi sanitari, e delle informazioni sul nemico, e sopratutto la rispondenza completa dell’esito della guerra alla capacità civile d’un popolo, cominciando dalla sua potenza scientifica e finendo colla sua finezza diplomatica e con le sue esatte conoscenze sul mondo economico e politico che ha intorno.
La guerra dell’Italia, iniziata dal governo e da una parte della pubblica opinione, come guerra particolare, si è andata sempre più coinvolgendo con la guerra europea da prima e infine con quella mondiale.
Occorre seguire lo stesso ritmo con lo scolaro:
L’insegnante faccia sentire all’alunno tutte le onde e ripercussioni infinite del conflitto, cercando di sollevarlo sopra gli angusti limiti della realtà politica in cui si trova, e gli faccia comprendere di quanto coraggio fu necessario l’Italia si armasse per partecipare a così vasta lotta.
La grandezza, la nobiltà, l’altezza di questo suo sacrificio ormai nessun avvenimento potrà cancellare dalla sua storia.