Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #125
Autore | Prezzolini, Giuseppe |
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Professione Autore | Scrittore, giornalista |
Editore | R. Bemporad |
Luogo | Firenze |
Data | 1918 |
Genere Testuale | Memorie |
Biblioteca | Biblioteca Comunale di Trento |
N Pagine Tot | XV, 398 |
N Pagine Pref | 15 |
N Pagine Txt | 398 |
Parti Gold | 2-405 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
In questo volume mi vanto di aver fatto principalmente figurare un gruppo di scrittori il cui nome è ignoto a gran parte del pubblico ed era, di alcuni almeno, ignoto anche a me prima della guerra.
Sono anime dotate di un senso serio e profondo del compito assegnato ad ogni uomo nella vita, che restano in seconda linea e nell’ombra durante i periodi tranquilli, ma son chiamate ad emergere nei giorni del pericolo in cui bisogna tutto arrischiare.
A queste anime non si può dare altro appellativo che «religiose», sia che abbiano o no seguito e praticato un credo definitivo qualsiasi.
Alle loro forze non premiate spesso che dalla soddisfazione delle loro coscienze, si deve molto di ciò che regge e va in Italia.
Negli uffici, nelle scuole, nelle famiglie, nei pubblici servizi, nell’esercito, nell’armata, le oscure devozioni, i solitari eroîsmi, le onestà abbandonate che nessun giornale conosce e che nessun capo premia, ci sono, reggono e mandano avanti l’edificio ricevuto in consegna, anche per tutti quelli che non farebbero nulla e lo lascerebbero cadere in rovina.
La guerra, con la pubblicazione di alcuni epistolari, ce ne ha rivelate alcune.
Intorno ad esse è come un’aureola di santità e dietro di loro è come una scia di benefica influenza.