Discorsi per la guerra Frase: #58
Autore | Orlando, Vittorio Emanuele |
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Professione Autore | Politico, giurista |
Editore | Biblioteca della rivista "L'Eloquenza" |
Luogo | Roma |
Data | 1919 |
Genere Testuale | Discorsi |
Biblioteca | Biblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" Siena |
N Pagine Tot | XVI, 287 |
N Pagine Pref | 16 |
N Pagine Txt | 287 |
Parti Gold | 1-17 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
I1 fenomeno sorse dopo la guerra del 1870, dopo il prepararsi delle guerre con grandi masse:
delle guerre, onorevole Bentini, in cui meno vale (e tocca dolercene, perchè sarebbe questa la grande forza, la grande riserva di noi popoli latini) in cui meno vale lo slancio sentimentale a perseguire un grande ideale, la geniale visione, di uno stratega (e noi latini possiamo essere fieri di una tradizione non mai interrotta di genialità), meno vale tutto ciò, ma vale la preparazione tecnica, minuta, lentamente perseguita.
Ed è questa la preparazione insidiata, se è vero che quasi tutti gli Stati civili (purtroppo l’espressione in questo caso non cade troppo a proposito) che tutti gli Stati civili contemporanei hanno una organizzazione burocraticamente perfetta dello spionaggio in tempo di guerra.
(Interruzione del deputato Labriola).
Badate o signori, al giorno d’oggi nulla è, permettemi la parola, più scioccamente presuntuoso che il credersi soli depositari di una sapienza nazionale.
Il sincrono movimento del diritto e della legislazione presso i popoli i quali hanno un grado comune di civiltà ci deve di per sè solo insegnare moltissime cose.
Ora, notate questa coincidenza non certamente casuale.