Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #130
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Italia:
deve essere il nostro grido....
Bando alle ansie e alle lagrime; siate superbe della fortuna che vi capita e se dolori dovete provare, sappiateli sopportare con quel coraggio sereno che è delle anime forti.
Questo devi dire alla mamma; di questo devi persuaderla; e nel sacrifizio immenso che fa offrendo tutti i suoi nati alla gloria d’Italia, troverà il conforto di sapere che nessuno dei suoi figli ha mancato al dovere.
Giugno 1915.
Teresa, ho atteso, ho tardato tanto, ma non me ne dolgo, non sapevo mai da che parte cominciare:
ora, però, che sento in me mancare la vita, ora che sto aspettando serenamente l’ora che il Creatore mi riprenda a sè, non voglio più aspettare oltre e ti mando il mio saluto.