Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #186
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Benchè non avesse compiuto atti speciali di valore, ho pregato l’aiutante maggiore del battaglione di proporlo per una medaglia perchè la motivazione rimanga.
Vedeste nel bollettino accennato il fuoco d’artiglieria nell’alto Vanoi:
Intanto si continua a girare, a veder cari amici, e a fare discorsi filosofici sulla guerra.
Penso con gaudio alla mia licenza — anche se un pochino ritardata — mentre fuor dalla finestra, nella notte stellata, il candidissimo Cauriol ammonisce.
Arriva un ordine al mio capitano che si deve prepararsi ad andare all’assalto:
già pronti ci mettiamo in marcia, per fare poi un alt a metà strada.
Il sacerdote che era lì profittando di questo tempo di riposo che ci era stato concesso, dice una Messa: