Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #240
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Io ricevetti dalle sue mani la bandiera;
ero il più giovane ufficiale del battaglione e mi toccò questo onore.
Voi non potete mai pensare ed immaginare il delirio di quel momento.
Ancora sul campo di battaglia, sporchi, con la tenuta indecente, con il moschetto a tracolla, l’elmetto in testa, con le toppe nei pantaloni, fra migliaia di baionette issate e al grido di Savoia, ricevemmo il gagliardetto di guerra.
Eravamo stanchi, ma cosa importa:
Dietro, con la bandiera in testa, dietro al nemico in fuga.
Da dove mi trovo adesso al confine nostro ci saranno circa 20 Km.