Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #253
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Alla mia famiglia, Papà, mamma e sorella, miei amici, tesori al mondo, al momento di andare a compiere il mio dovere di italiano vi dico:
Tornerò, perchè il cuore me lo dice e mi bacerete con orgoglio.
Ma se non tornassi piangete sì, ma nel fondo del cuore e rassegnatevi e non imprecate alla mia ed alla vostra sorte perchè sarei caduto per la più santa, la più nobile delle cause, la causa della libertà.
Se non tornassi, ripeto, a Jolanda il compito di alleviare le vostre pene, di molcere il vostro dolore.
E lo faccia con la condotta onesta, col conservarsi sempre pura ed amando il suo prossimo come sè stessa.
Dei dieci comandamenti di Dio, uno ne tenga sempre in pugno come una bandiera:
«Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te».