Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #284

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot241
N Pagine Pref
N Pagine Txt241
Parti Gold7-46
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

uno bianco, uno rosso e una foglia verde, e basta:

E mi raccomando che non manchino nelle feste nazionali....

....

Tu mi comparisci nelle tue lettere come un giunco esile che voglia spezzarsi per volontà propria, quando ancora la nostra missione non è compiuta; missione di gloria che i posteri invidieranno e di cui inorgogliremo nei bei giorni di sole, sull’Altare della Patria, sotto i sacri rintocchi del Campanone del Campidoglio:

Non ti ricordi quegli squilli fatidici del maggio 1915:

Così quando sventoleranno i vessilli dei nostri baldi e gloriosi reggimenti su quell’ara consacrata alla più grande Italia, in un cantuccio noi baceremo con gli occhi quei drappi strappati dalla mitraglia e beveremo avidamente gli inni sacri della Patria;

lì, a Roma, ove nel nostro piccolo nido, sognato nei giovani anni di ascensione della vita, gioimmo e soffrimmo insieme.