Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #339
Autore | |
---|---|
Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
A domani i diritti.
Qualcuno tradì ieri e tradisce oggi la fede ed i fratelli.
Ad essi penseremo domani, chè oggi basta per la loro bassezza il nostro disprezzo.
Un giorno, quando sapranno ciò che fu e che essi non cercarono di conoscere, assorti come sono negli spassi, sentiranno la vergogna pesare come una cappa di piombo, ed invidieranno chi dorme sotto le croci bianche di Magnaboschi, col petto infranto in un lontano giorno di sventura.
Dalla fronte, 8 dicembre 1916.
... Io sono tranquillissimo del fatto mio e ti confesso che desidero più di essere al fuoco che qui dove sono.
Non so dove andremo; certo noi, che siamo truppa d’assalto, saremo mandati dove la lotta ferve maggiormente.