Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #412
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
I disagi che qui si soffrono sono certamente molti, il pericolo di lasciar la vita su questi luoghi di continuo ci si prospetta dinanzi; ma, nonostante questo, tutti siamo consapevoli dell’importanza della missione affidataci, e facciamo a gara nell’adempiere, nel miglior modo, al nostro compito, non curando affatto i sacrifici, solo soddisfatti di poter contribuire, ciascuno per quanto può, alla difesa dei diritti della Patria nostra.
Sto bene e vivo perfettamente tranquillo.
Speriamo la sorte sia sempre propizia:
Se poi sarà contraria, rassegnamoci ai voleri di Dio:
Io sono in tutto rassegnato e l’eventualità di perdere la vita combattendo non mi spaventa affatto, anzi penso che nessuna sorte potrebbe essere più gloriosa di questa....
30 agosto 1915.
Tu dici giustamente che tieni alla tua indipendenza, alla tua libertà, alla tua fierezza individuale, che non sopporti gioghi.