Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #465
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Voi non dovrete piangere per me, per me dovrete solo pregare come abbiamo pregato e preghiamo sempre insieme per il babbo caduto anche lui sulla breccia, compiendo il suo dovere di padre cristiano.
Mamma, forse Iddio ha stabilito che dobbiamo rivederci e ringraziarlo uniti della sua benevolenza, ma se così non fosse, sappi che nell’estremo momento penserò soltanto a Dio, come scopo, al babbo come esempio, a te come conforto e come soddisfazione dell’immane debito di gratitudine che ho verso di te.
Arrivederci, o mamma, non rattristarti, tutto questo ti ho scritto perchè lo dovevo....
DAVID.
Francesco vestirà la divisa militare; si allontanerà dalla famiglia; avrà il disagio della caserma, della disciplina militare, del cibo....
Anche lui darà alla patria l’opera sua, anche lui diventerà un dente della formidabile macchina che si muove ora in Italia; anche lui potrà dire di avere messo una virgola nel gran libro che si sta scrivendo da tanti soldati nel nostro bel paese coll’assistenza di tutto un popolo.
Dimentica un po’il sacro tuo egoismo personale, accetta con buon animo il disappunto che ti coglie, che tocca i tuoi più belli affetti e che ti pone nella più grande categoria delle donne, siano esse madri, spose o figlie, e, nella compagnia di Mamma, Babbo e di Aldo, tranquilla abbi fiducia in Dio.