Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #475
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
DAVID.
Francesco vestirà la divisa militare; si allontanerà dalla famiglia; avrà il disagio della caserma, della disciplina militare, del cibo....
Anche lui darà alla patria l’opera sua, anche lui diventerà un dente della formidabile macchina che si muove ora in Italia; anche lui potrà dire di avere messo una virgola nel gran libro che si sta scrivendo da tanti soldati nel nostro bel paese coll’assistenza di tutto un popolo.
Dimentica un po’il sacro tuo egoismo personale, accetta con buon animo il disappunto che ti coglie, che tocca i tuoi più belli affetti e che ti pone nella più grande categoria delle donne, siano esse madri, spose o figlie, e, nella compagnia di Mamma, Babbo e di Aldo, tranquilla abbi fiducia in Dio.
Avrei desiderato essere in famiglia l’unico oggetto di preoccupazione da parte vostra.
Così la nostra guerra non ha voluto.
Sia fatta la volontà di Dio.