Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #711
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Sia un buon marito e un buon padre, educhi i figli all’amore del Signore, al rispetto della Chiesa, alla fedeltà verso il nostro Re, verso le leggi, al culto geloso della patria diletta....
Staccato dal mondo, sempre con l’immagine della morte imminente, ho sentito quanto sono forti i legami col mondo, quanto gli uomini abbiano bisogno d’amore reciproco, di fiducia, di disciplina, di concordia e d’unità, quanto siano necessarie e sacrosante cose la patria, il focolare, la famiglia, quanto sia colpevole chi le rinnega, le tradisce, le opprime.
Amore e libertà per tutti, ecco l’ideale per cui è bello offrire la vita.
Che Dio renda fecondo il nostro sacrificio, abbia pietà degli uomini, dimentichi e perdoni le loro offese, dia loro la pace, e allora, mamma, non saremo morti invano.
21 ottobre 1915.
Le nubi vanno addensandosi all’orizzonte anche di questo settore;
mentre scrivo, sopra la mia tenda sibilano i proiettili delle grosse artiglierie, che devono, col loro fuoco, preparare la via all’avanzata della fanteria.