Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #722

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot241
N Pagine Pref
N Pagine Txt241
Parti Gold7-46
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
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Contenuto

Anch’io potrei essere fra quelli che non faranno più ritorno, che, immoti per sempre, giaceranno in una grande fossa comune, che raccoglierà i morti sul campo dell’onore.

Ci sono nella vita dei momenti in cui l’uomo deve essere preparato con animo forte a tutte le evenienze più terribili:

deve con fermezza saper guardare anche in faccia alla morte.

Se questa non mi vorrà risparmiare, e colla sua falce arcuata mieterà la mia esistenza, io ti voglio pregare di recare alla mia Rina (la moglie) l’estremo saluto;

le dirai che io son morto alla testa dei miei bravi soldati col suo nome sulle labbra, orgoglioso di aver dato la mia vita per una più grande Italia.

23 agosto 1915.

Miei cari fratelli, una violenta azione austriaca mi consiglia di scrivervi questa lettera che, se mai, sarà l’ultima mia che vi verrà recapitata.