Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #768
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Lo farò quando mi sentirò di poterlo fare.
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la morte in questa nostra santa guerra ha qualcosa di altissimamente ammirevole, ed eroi sono tutti coloro che per la nostra gran Madre oggi danno il loro sangue;
ma in questa guerra si può morire in molti e molti modi; e a lui, al nostro caro perduto, Iddio ha concesso la morte bella, la morte mentre avanzava verso il nemico;
la morte che non lo sorprese, ma della quale egli potè gustare fino all’ultimo tutta la sublime bellezza:
infine egli ebbe la morte che il suo eroismo gli meritò.
Di più, morte senza sofferenze e senza strazio.