Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2) Frase: #908
Autore | |
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Professione Autore | |
Editore | Edizioni Roma |
Luogo | Roma |
Data | 1935 |
Genere Testuale | Lettere |
Biblioteca | Biblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena |
N Pagine Tot | 241 |
N Pagine Pref | |
N Pagine Txt | 241 |
Parti Gold | 7-46 |
Digitalizzato Orig | No |
Rilevanza | 2/3 |
Copyright | Sì |
Contenuto
Non eravate voi che mi dicevate di Carlo Alberto, Re di Piemonte, esiliato dalla sua stessa regalità, lontano per non poter far egli la Patria:
e di Milano, e delle sue Giornate, non pure voi mi parlaste:
Benedetta voi siate per la vostra scuola umile, dalla quale senza sentirmi dentro l’odio, trassi io la materia per odiare poi....
Benedetta voi siate per la vostra scuola umile, dalla quale trassi la forza per più potentemente amare l’Italia:
Oh: fate nel vostro giornaliero e paziente operare, fate che ancora i bambini nel cuore coltivino la fede in Dio e nella Patria e che da grandi possano benedirvi anch’essi, per la vostra opera di educazione patriottica:
....
A poche centinaia di metri dalle trincee nemiche, dove la nostra morte forse si cela e ci attende, io sorrido alla vostra Pace, alla pace futura di tutta l’Europa: